Notizie sull’uso del lanciotto e dei lanciottari.

Il primo riferimento da me trovato sull’uso di scagliare lance nel XV secolo da parte della fanteria fu sul contributo di Piero Pieri, Alfonso d’Aragona e le armi italiane. Pagina 94/95

“E si viene formando una fanteria armata di spada e di piccolo scudo, o d’una lancia non troppo lunga e pesante, o anche d’arma da getto, giavellotto o partigiana; una fanteria insomma ben diversa dai residui delle “lanzelonghe” comunali, come dei balestrieri e degli schioppettieri.”

Incuriosito da questa specialità e convinto della sua presenza sui campi di battaglia del XV secolo, seppur per poco tempo, sono andato alla ricerca di documentazione che riporterò di seguito.  Buona lettura!

Tratto da ALLA RICERCA DEL DARDO. Mistero e fascino di un’antica arma da lancio. Autore MARIO TROSO. Edizioni della laguna. Pagina 21/22

L’ improprietà della terminologia usata dai documenti è complicata ulteriormente poiché ci troviamo di fronte a tre gruppi di armi in asta che sono state confuse con il dardo, formando un guazzabuglio che cercheremo di dipanare punto va distinto un primo gruppo che comprende armi in asta da lancio (virga sardesca e giavellotto) da un secondo gruppo quello delle armi in asta non da lancio (zagaglia e giannetta) è da un terzo gruppo di armi in asta di uso promiscuo da lancio e non (lanciotto e chiaverina).  tutte le armi di questi tre gruppi sono prive di impennaggio e perciò non devono essere confuse con il dardo… il termine lanciotto, che dovrebbe indicare un’arma non molto sottile più forte della lancia potrebbe indicare una varietà di giavellotto.

A mio parere per ora l’unica immagine in cui si vede molto bene la forma del ferro del lanciotto e quello del particolare del quadro: Storie di San Bernardino, autore Pietro Perugino e la sua bottega. 1473

L’asta della lancia che tiene è più spessa, magari ed è una lancia vera e propria, da tenere dopo aver lanciato i due lanciotti che hanno l’asta più sottile. Non terrei in considerazione il fatto che sia un errore perché nel XV secolo, molto dei pittori di allora, erano molto attenti all’armonia delle forme e la prospettiva.

Pietro Perugino e la sua bottega. Storie di San Bernardino 1473. Dettaglio lanciotti

Altre immagini dell’uso dei lanciotti.

HESPERIS Parigi, Biblioteque de l’Arsenal 630 (LINK)

Interessante il fatto che alcuni tengano oltre alla lanza longa appoggiata alla spalla, nell’altra mano anche una lancia più piccola (lanciotto? lancia da getto?)

Davanti al tamburino vi è un fante con tre lance o lanciotti da getto, due tenuti in equilibrio con una mano sulla spalla e uno in mano e legato sulla schiena ha un piccolo scudo

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Il lanciottaro in basso con lo scudo a righe bianche e rosse ha una strana posizione di difesa. Il lanciottaro in mezzo alle lance lunghe che evidentemente lo proteggono, invece tiene la posizione eretta per scagliare il dardo.

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dettaglio lanciottari, se notate ha tre lanciotti e lo scudo piccolo blu di forma non pervenuta (purtroppo) è legato sulla schiena. Sembrerebbe avere una giornea probabilmente indossata per la marcia. Il lanciottaro di spalle invece ha uno scudo legato sulla schiena a bande rosse e bianche, anche qui la forma è difficile da desumere anche se sembra uni di quegli scudi che usano nei tornei

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Altri dettagli. Qui addirittura si vede probabilmente un famiglio o ragazzo di campo che porta i lanciotti da scagliare al lanciottaro

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